Archivio per gennaio 2008

Lezioni di medicina

Come ogni giorno, arrivato mezzogiorno, il dottore che mi segue nel tirocinio chiude le porte della sala d’attesa e si trattiene in ambulatorio per ascoltare i messaggi lasciati dai pazienti nella segreteria telefonica.

“Ah! – mi dice ad un certo punto – sai chi è questo signore? Ti racconto la sua storia. Qualche tempo fa si è presentato qui dicendomi di essere andato in asl e di avermi scelto come suo medico. Una persona simpatica e molto attenta alla salute, voleva sempre che gli spiegassi tutto nel dettaglio e si mostrava davvero interessato, tanto che un giorno, guardando la mia libreria, mi ha chiesto se potevo prestargli alcuni libri di cardiologia. Certo, gli ho detto, prendi quello che vuoi! E da quel giorno si è messo a studiare … veniva qua in ambulatorio e mi chiedeva chiarimenti sull’interpretazione degli elettrocardiogrammi, mi chiedeva cose che da studente io ho sempre evitato di studiare per non farmi venire un inutile e fastidioso mal di testa! Io restavo sbalordito per la sua preparazione e mi dicevo: caspita, ma questo è proprio un appassionato! Un bel giorno, però, questo tizio viene qui in ambulatorio e mi fa questa domanda: Dotto’, ma quanto costa un elettrocardiografo? In quel momento si è accesa una lampadina … o meglio, un allarme nella mia testa e gli ho detto: Ma che devi fartene di un elettrocardiografo? E lui: Ora che sono così bravo voglio comprare un elettrocardiografo e fare gli elettrocardiogrammi a tutti quelli del mio palazzo, così mi pagano. A quelle parole mi si è fermata la salivazione, sono rimasto a bocca aperta e approfondendo la questione ho scoperto che questo povero ragazzo soffriva di schizofrenia e aveva cambiato medico per sfuggire alle terapie. Ascoltando i familiari ho saputo che parlava da solo con i suoi fantasmi e i suoi pazienti immaginari e che, in buona fede, ho contribuito al suo progetto folle. La sua stanza era tappezzata di mappe, di fogli, di scritte strane e in quella casa non c’era una sola cosa che facesse sperare in un barlume di normalità! Comunque ora è di nuovo in cura e va meglio. …Morale della favola? Le malattie non si presentano mai così come sono scritte sui libri … magari! … questo ragazzo, qando veniva da qui da me, sembrava sanissimo … sui libri non c’è scritto: attenzione a chi vi chiede libri in prestito se non è del settore! Quindi c’è una seconda morale in questa favola: non prestate mai i libri a nessuno! La cosa peggiore che vi può capitare è che aiutiate uno schizofrenico a peggiorare la sua situazione; la migliore è che il vostro paziente, fino ad allora sano come un pesce, torna in ambulatorio con la classica sindrome post-Elisir (si riferisce al programma di Mirabella su raitre … programma che va in onda la domenica sera e che causa sovraffollamento negli ambulatori il lunedì mattina … e guarda caso hanno tutti le stesse tre patologie … beh, se non altro la trasmissione Elisir aiuta a far diagnosi, ma magari tra tanti falsi positivi finisce che sfugge proprio quello che davvero ha una patologia che merita attenzione) o con l’ansia che proprio a lui è capitata la sventurata sorte di una rarissima malattia che voi nemmeno conoscevate. E quindi ci fate pure la figura del peracottaro”.


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