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“Perché quando una è naturale è naturale”

interrompo la pausa perché…

ah… il faut rire!!! un’amica mi ha inviato un link con questo video… dopo avermi raccontato di una sua conoscenza che prima di uscire di casa si stucca, ristruttura la facciata, si maschera che pare pronta per halloween e poi si riempie la bocca di frasi tipo “la semplicità ed essere naturale sono la prima cosa”, ovviamente detto col quel tono smielato da bionda svampita, tinta e slavata che di naturale ha solo il cervello… piccino piccino come quello di una gallina… 😀

sogni di un musicista errante

Si trastulla nella malinconia

la dolce musica che quella pace

solfeggia alle sue orecchie.

Allora

i sogni bisbigliano il desiderio di prendere vita

e

finalmente

le stelle diventano il suo percorso fino alla Luna,

i pianeti le pietre miliari,

il Sole la sua lanterna,

le nuvole la sua orchestra.

(OSoleMia, novembre 2005)

I feel…

Sì, mi sento proprio come dicono le note di Einaudi nella sua “Eden Roc” (questa è la versione Live durante il concerto a Palazzo Te in quel di Mantova) … e con questa musica nelle orecchie vado a rilassarmi vagando nella metropoli col sole in fronte.

O Sole, O Sole mia…

Che bella cosa na jurnata ‘e sole,
N’aria serena doppo a na tempesta!
Pe’ ll’aria fresca pare giá na festa,
Che bella cosa na jurnata ‘e sole!

Me la cantava nell’orecchio, me la sussurava con tono dolce e allegro, ma per me era come se la stesse cantando a squarciagola. Davanti al mondo. Lo immaginavo con le braccia aperte, rivolto al sole che doveva invidiargli il suo sole privato. Ero io (e lo dico nascondendo il viso tra le mani… arrossendo un po’).

Ma lui me la cantava sottovoce, piano, piano, pecché o’ sapeva che per me l’imbarazzo era cosa privata, e l’emozione, quella che colora le gote e che fa brillare e luccicare gli occhi, quella che ferma le parole in gola prima che vane o inopportune rovinino la vita che pulsa in quel momento, quella che tutela il silenzio e lascia che siano, timidi, solo gli sguardi a svelare segreti gelosamente gelosamente nascosti… l’emozione dovevamo spartircela tutta solo noi due.

Mi prendeva la mano e cominciava a ballare sulle note che cantava. Poi io lo seguivo con i passi e con la voce. Poi mi interrompevo per sentire lui. Poi ridevamo. Sempre. Le note e le risa sullo stesso pentagramma.

Ballavamo con i piedi sulla Via Lattea, su Marte, su Giove, sul mare, sui prati, sulle cascate, in mezzo al vento, sotto le fronde dei salici. Ma forse i piedi nemmeno più li sentivamo, non sentivamo più di essere corpo, di avere un peso, di avere consistenza. Eravamo mille bolle di sapone, e poi altre mille, che scoppiavano solo quando erano troppo troppo in alto, ma bastava soffiare ancora un po’ sui nostri desideri, ed ecco ancora altre mille bolle di sapone. Ed altre mille.

Non c’era il tempo, non c’era lo spazio.

E ridevamo, ridevamo sempre. Ogni sorriso, un bacio. Ogni sguardo, diamanti purissimi si scioglievano a coprirci di luce. Avvolti in quel prezioso piacere privato, nostro soltanto soltanto nostro, con in testa le favole e l’allegria, la felicità era l’unica cosa che aveva davvero sostanza.

Ogni volta che riprendeva la mia mano, ritornavamo su questa giostra…

Ma n’atu sole
cchiù bello, oje né’,
‘o sole mio,
sta ‘nfronte a te…
‘O sole,
‘o sole mio,
sta ‘nfronte a te…
sta ‘nfronte a te!

la foto è di Rosantica


Naufragio

Ancora il mio cuore si infrange sul solito scoglio

e nella risacca in alto mare ritorna.

Là, dove il blu confonde la tristezza.

Là, dove tutto sembra piccolo, un’inezia

rispetto alla profondità dell’immenso…

anche il dolore più sottile e lacerante,

anche l’amore,

la solitudine,

l’assenza

foto di Rokky

I’ll get away, get in the car
I’ll reach the shore before sunrise
And I’ll watch the moon and stars
I’ll tell them everything never us

I left last night
I reached the shore
Trying to find everything I lost
In a thousand waves
A million waves
Oh still, somewhere I am sure

That I’ll see your face
I will see you there

Morning sun
Before you’ll rise
Before you’ll come and shine again on us
Let me find, let me find, let me find

Some comfort in the night
I don’t mind what I’ve lost
I’ve reached the shore
And nothing ever changed
In a thousand waves
A million waves
Oh still I look for love

And all I see is your face
All I see is your face

I bleed but I’m choosing you again
I’m done but I’m ready to begin

All I see is your face
All I see is your face
So I come back home to you

(The Waves, Elisa)

Bell’evento: Half Die Festival

MI hanno segnalato un bell’evento che si tiene a Roma… comincia stasera!

Peccato che me l’hanno segnalato quando era troppo tardi per prenotarsi… ma prima o poi ci andrò. Dove? QUI!!!

Chi vuole unirsi a me per il futuro?


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